25 APRILE, FESTA DELLA LIBERAZIONE

Il 25 aprile di 76 anni fa terminava il doppio incubo che aveva infestato la vita degli italiani: quello del fascismo totalitario e liberticida e quello della guerra.
In quei concitati mesi, gli italiani si trovarono avversari non solo dei tedeschi, ma anche di altri italiani in una vera e propria guerra civile che mai è stata chiamata col suo nome.
Come sappiamo, la lotta al fascismo portò alla sconfitta di quest’ultimo e aprì la strada alla nascita della Repubblica Italiana.
Chi furono i combattenti di quegli oscuri e durissimi mesi? Donne e uomini di destra, di sinistra, liberali, socialisti, comunisti, repubblicani, monarchici, cristiani, ebrei… tutti uniti dal desiderio di ridare libertà all’Italia e agli italiani.
Tra gli sconfitti, i fascisti, molti ebbero in quei giorni a purgare le angherie e i soprusi che inflissero agli altri per vent’anni. Si trattò di una nemesi della storia e della necessità di fare giustizia, ancorché in alcuni casi, purtroppo, sommaria.
Altri pagarono, è giusto ricordarlo, lo scotto di aver sostenuto un credo politico rivelatosi perdente, pur non avendo mai compiuto crimini o vessazioni. Anche queste persone subirono un’ingiustizia alla fine della guerra. È bene ricordarlo, senza tuttavia confondere e mettere sullo stesso piano ideologie e visioni del mondo profondamente differenti tra di loro.
76 anni dopo, riteniamo che uscire dallo schema troppo spesso falsamente propagandato di una “Resistenza” come di un movimento di sinistra, (essenzialmente comunista e in parte socialista), per passare ad una logica di una vera e propria lotta tra due visioni distinte della nostra società (una libertaria e una autoritaria) sia una necessità.
Questa giornata é la festa della libertà e quindi di per sé stessa la festa di tutti coloro che amano la libertà. Ricordiamo anche quest’anno, infatti, che i totalitarismi possono essere neri, rossi e di ogni colore e tutti sono nemici dei diritti fondamentali dell’Uomo.
Ostiano, come tante altre comunità del nostro territorio, ebbe a vivere tragedie e conobbe episodi di lotte e combattimenti che portarono anche al sacrificio supremo di due nostri concittadini : Gianbattista Vighenzi e di Pierino Trioni, che è bene, giusto e doveroso ricordare, come ricordiamo, proprio perché diedero la loro vita in nome della libertà di tutto un popolo. Anche della nostra che, 76 anni dopo, ricordiamo e commemoriamo quel giorno.