
Carissimi Ostianesi,
siamo giunti al Natale, al termine di un anno singolarmente accidentato e faticoso.
Abbiamo dovuto sopportare limitazioni e privazioni riguardo alle libertà personali, al diritto di preservare la sicurezza economica delle nostre famiglie, e a molto altro.
Ogni attività che prima appariva facile ed ordinaria, di colpo è sembrata rallentata e ostacolata.
Vorremmo dirvi:
non c’è stato nulla di più valoroso come il tenere aperto un negozio ingaggiando una corsa ad ostacoli con orari proibitivi, preparare un cibo da asporto in mezzo a mille impedimenti, studiare da soli a distanza avendo voglia di riabbracciare la propria classe, garantire assistenza in una casa di riposo; lavorare, insomma, per assicurare un dignitoso servizio alla comunità. Grazie, Grazie per tutto questo!
D’altra parte, più sentivamo il desiderio di vederci e parlare con tutti, e più eravamo obbligati a star lontano gli uni dagli altri: teatro, biblioteca, centro civico sono stati chiusi contro ogni nostra intenzione.
Ma nelle difficoltà, il paese ha rivelato le sue solide radici umane e spirituali, attingendo ad un tranquillo buon senso e a un tollerante rigore morale rifiutando sia il conformismo del “così fan tutti” sia gli atteggiamenti individualistici ed inconcludenti: è un privilegio riservato talvolta solo alle piccole comunità.
Nel momento in cui ogni energia sembrava persa, ebbene ogni energia è stata ritrovata nel segno di una giusta reazione; così è accaduto per il volontariato sia quello organizzato, che quello individuale: han fatto la loro parte, in modo tanto efficace quanto discreto, mantenendo servizi e portando ristoro nelle case; così per molti cittadini di buona volontà che hanno partecipato, vedi “la spesa sospesa”, ad alleviare disagi di famiglie in temporanea difficoltà.
Così è accaduto anche ai vostri amministratori prima frastornati ma poi decisi a tener duro, confortati da una comunità intorno che c’è sempre stata, convinti che nei momenti più depressi, il segreto è: FARE e DARSI da FARE, rimboccandosi le maniche ancor più che nei tempi normali, se possibile.
Ora, nonostante tutto, sono in molti a pensare che i piccoli borghi, come il nostro, subiranno meno danni e si riprenderanno per primi.
Facciamoci trovare preparati.
Siamo ben consci di ogni difficoltà, economica e sociale, ma uno stato di maggior benessere tornerà, sia tra le persone, sia nel tessuto sociale: sono imminenti nuove opere di cui vi daremo presto conto insieme a quanto è già stato fatto; per ora inviamo a tutti i nostri migliori auguri ed un caldo abbraccio.
BUON NATALE! BUON ANNO!
IL VOSTRO SINDACO, I VOSTRI AMMINISTRATORI.