DECRETO 157-2020 detto “RISTORI QUATER”

È stato pubblicato il Decreto Legge 157, detto “Ristori quater”.

Qui potete scaricare il testo completo bollinato DL_157-2020_Ristori-Quater_bollinato

Qui potete scaricare l’allegato 1 Allegato_1

 

Qui riassumiamo alcune delle misure previste dal Decreto.

 

In particolare, nel Decreto “Ristori quater” si sono concentrate la proroga delle scadenze fiscali per tutte le partite Iva e le imprese che hanno subito un calo di fatturato nei primi 6 mesi di quest’anno pari ad almeno il 33% dei ricavi rispetto a quelli registrati nel medesimo periodo del 2019. La nuova scadenza è fissata al 30 aprile 2021, mentre si pensa a una sospensione per tutto l’arco del 2021. Se nel “Decreto ristori” la proroga era limitata a quelle attività rimaste chiuse o particolarmente colpite dalle restrizioni dei vari DPCM, ad oggi è possibile accedere alla proroga con il solo requisito di perdita del fatturato.

 

Sempre riguardo i prossimi appuntamenti con il Fisco, sono state confermate la proroga del secondo acconto Irpef, Ires e Irap, oltre allo slittamento dei termini entro i quali presentare la dichiarazione dei redditi. Anche il saldo IMU in scadenza al 16 dicembre è stato cancellato; mentre è arrivata la conferma della tanto attesa proroga della pace fiscale con conseguente modifica in materia di rateizzazione delle cartelle.

 

Nuovi beneficiari dei bonus da 800 euro e del bonus una tantum da 1.000 euro, accanto a nuovi codici ATECO inseriti per poter richiedere i contributi a fondo perduto per le attività commerciali colpite dalla crisi pandemica e dalle chiusure. È stato istituito anche un fondo da 500 milioni da destinare al settore delle fiere e dei congressi, mentre è previsto un fondo da 62 milioni da destinare alle forze di Polizia e ai vigili del fuoco. Infine, ci saranno anche 250 milioni da destinare alle Regioni per gestire i debiti.

 

Con il Decreto Ristori quater è stata confermata la proroga del secondo acconto delle imposte sui redditi 2020. Irpef, Ires e Irap slittano al 10 dicembre 2020 (erano in scadenza al 30 novembre 2020) per tutti i contribuenti, mentre i versamenti che riguardano la presentazione della dichiarazione dei redditi sono slittati al 30 aprile 2021. Quest’ultima riguarda in particolare le imprese che abbiano un fatturato non superiore ai 50.000 euro all’anno (per quanto riguarda il 2019) e per quelle realtà che hanno registrato un calo di fatturato almeno pari al 33% nei primi sei mesi del 2020 rispetto al medesimo periodo del 2019. La nuova scadenza vale anche per i settori colpiti dalle chiusure e per le attività operanti nelle zone rosse – dapprima era valida soltanto per i soggetti ISA inseriti nelle zone rosse –.

 

Slitta, infine, al 16 marzo 2021 il pagamento delle ritenute e dell’IVA del mese di dicembre 2020 per i settori e le attività colpite dalla chiusura (palestre, piscine, discoteche…).  La nuova scadenza vale anche per i titolari di ristoranti che operano all’interno delle Regioni inserite nelle zone arancioni o in quelle rosse, per i tour operator, per le agenzie di viaggio e per gli alberghi delle zone rosse.