
Tra le misure introdotte dal Governo per far fronte alla pandemia c’è anche l’estensione dell’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale contro il coronavirus. In alcuni casi servono le mascherine Ffp2 (per le quali la struttura Commissariale guidata da Figliuolo e le Associazioni di categoria hanno trovato l’intesa per il prezzo calmierato di 75 centesimi di euro l’una), in altri casi sono invece sufficienti le chirurgiche.
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Le mascherine chirurgiche sono ritenute utili per bloccare la trasmissione del virus se vengono indossate da tutte le persone che entrano in contatto l’una con l’altra. La loro capacità filtrante funziona infatti soprattutto verso l’esterno: se si è positivi al Covid-19 e si indossa il dispositivo, gli altri sono protetti dal contagio; se si indossa una mascherina chirurgica e si viene in contatto con una persona positiva che non la indossa, il livello di protezione fornito è basso (la protezione in uscita si aggira intorno al 90%, quella in entrata intorno al 20%).
Sono dispositivi usa e getta che vanno cambiati dopo circa 8 ore di utilizzo. Queste caratteristiche le rendono efficaci solo in ambienti dove tutti indossano la mascherina. Per fare una passeggiata all’aperto, è sufficiente indossare una mascherina chirurgica per rispettare le norme previste dal Decreto Festività approvato dal Governo lo scorso 23 dicembre. Vanno poi indossate in tutti i luoghi al chiuso dove non viene previsto l’obbligo di Ffp2, come ad esempio per entrare in ristoranti e bar.
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Le mascherine Ffp2 sono invece ritenute dalla comunità scientifica come più efficaci contro la trasmissione del coronavirus, grazie al loro alto potere filtrante sia in entrata che in uscita, che si aggira intorno al 90% in entrambi i casi. Secondo uno studio, se due persone – di cui una positiva al Covid-19 e una negativa non vaccinata – vengono in contatto, a distanza di tre metri l’una dall’altra, in meno di cinque minuti la persona non immunizzata viene infettata, quasi sicuramente. Se entrambe le persone indossano però una mascherina Ffp2 ben aderente al volto, il rischio di trasmissione del virus si riduce fino allo 0,1%.
Le mascherine Ffp2, fino al 31 marzo 2022 sono obbligatorie per poter partecipare a spettacoli aperti al pubblico, sia che si svolgano al chiuso sia all’aperto, in cinema, musei, teatri, locali di intrattenimento e di musica dal vivo e durante tutti gli eventi e le competizioni sportive, sia al chiuso sia all’aperto. Le Ffp2 sono poi obbligatorie per poter usufruire del trasporto pubblico. Vanno indossate per salire su aerei, navi e traghetti, treni di qualsiasi tipo (interregionali, regionali e locali), pullman, tram, autobus e metropolitane. Necessario utilizzarle anche per poter salire su impianti sciistici di risalita – funivie, cabinovie e seggiovie – qualora vengano utilizzate con chiusura delle cupole paravento.
Questo tipo di dispositivo va inoltre indossato dalle persone che hanno avuto un contatto stretto con un soggetto positivo al Covid-19 e che, essendo immunizzate con terza dose di vaccino oppure con due dosi da non più di 120 giorni (o se guarite dall’infezione da non oltre quattro mesi), non sono soggette a quarantena ma solamente ad auto-sorveglianza. L’obbligo rimane fino al decimo giorno successivo all’ultimo contatto con la persona positiva.
Nelle scuole, l’utilizzo di mascherine Ffp2 è previsto per il personale delle scuole dell’infanzia oppure di altri istituti frequentati da alunni che sono esonerati dall’obbligo di indossare le mascherine anti-Covid per problemi di tipo respiratorio.
Anche le Ffp2 sono dispositivi usa e getta e non è consigliabile indossarle oltre le 8 ore.
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I dispositivi di protezione contro il Covid-19, prima di essere commercializzati, devono essere esaminati da organismi appositi che certifichino il rispetto degli standard europei di sicurezza. Il consumatore può controllare se questo è avvenuto cercando il marchio CE sulla mascherina o sul set di mascherine che va ad acquistare.